Quanto conta il fattore umano nella guida di un camion?
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Qualsiasi azienda di trasporto è un impresa commerciale, dunque l'obiettivo primario è far fruttare il capitale generando profitti. Se i veicoli sono senz'altro fondamentali, non di meno il fattore umano è sempre più determinante nell'ambito dei veicoli industriali. E da questo punto di vista la formazione, quella genericamente denominata Eco Driving, è fondamentale. Vediamo perché.
La guida da remoto. Una realtà a venire. Ma in quali ambiti?
Si parla sempre più spesso di veicoli elettrici e di guida autonoma (anche noi abbiamo affrontato l'argomento qui). La guida da remoto è ormai prossima, ma presiederà alcune tipologie di lavoro: la vedremo attiva soprattutto all'interno delle miniere o dei porti cioè in quelle mansioni di navettamento che consistono nel trasporto di merci ad esempio avanti e indietro tra 2 punti precisi. Una situazione priva di altri veicoli, quindi molto sicura rispetto a quanto accade realmente in strada. Lì le cose necessariamente cambiano.
Tuttavia, pur non arrivando a livelli di guida da remoto, già oggi i veicoli presentano tanti e tali gradi di sofisticazione da fornire in qualche modo un'assistenza concreta alla guida. A uno sguardo distratto si potrebbe dunque pensare che se questo è il futuro, e in parte è già presente, il fattore umano sia assolutamente secondario. Ma è proprio vero?
La tecnologia non va subita, ma interpretata
La domanda da cui partire è questa: a partire dallo stesso tipo di veicolo pesante, è proprio vero che due distinti conducenti otterranno in ogni caso le medesime prestazioni dal proprio mezzo? La risposta non può che essere negativa. Se è vero che i mezzi oggi sono molto più complessi di ieri, è altrettanto indiscutibile che questi, a maggior ragione, vadano spiegati ai conducenti. In altre parole è realmente sentita l'esigenza di una formazione mirata che consenta di sfruttare appieno tutte le potenzialità dei camion moderni.
La tecnologia, in qualsiasi ambito, non può essere semplicemente subita, ma va interpretata, usata quindi con intelligenza perché ci sono decisioni che solo l'uomo può prendere. Troppo spesso gli autisti tendono a screditarsi, a pensare di contare fin là in azienda, di essere in fondo intercambiabili. Non è vero: e l'esperienza formativa lo dimostra a più livelli. Imparare a utilizzare al meglio il veicolo affidato, spesso permette di riscoprire un attaccamento al lavoro, una passione che si credeva perduta. Rendersi conto che ognuno può metterci del suo e fare la differenza diventa sostanziale, anche per la vita stessa dell'azienda. Conducenti più motivati, valorizzati nel loro ruolo, certamente sapranno essere più performanti, ma soprattutto affronteranno il proprio lavoro con un grado di responsabilità ancora maggiore.
L'importanza della formazione
Ci sono inoltre dei vantaggi quantificabili, anche in termini economici. Tra questi quello sempre più citato è il risparmio di carburante che è in larga parte dovuto allo stile di guida, per esempio nel saper sfruttare la forza di inerzia del camion e meno i freni. Un paio di fattori riscontrati quasi sempre a seguito di un percorso formativo, ma meno noti, sono l'abbassamento dei tempi di percorrenza e il trattamento dei pneumatici, grazie all'uso di traiettorie più dolci e al taglio di certe manovre.
Possiamo quindi sfatare un mito, duro a morire: quando la guida era soprattutto meccanica, la presenza dell'autista contava decisamente di più. Non è vero: sono cambiati i modelli di guida, sono cambiati i mezzi stessi, ma la persona alla guida resta insostituibile e una formazione ad hoc può incidere su tutta una serie di aspetti che vanno da quelli psicologici a quelli più strettamente legati ai costi. Una guida consapevole, infatti, va ad impattare sul costo totale di gestione del veicolo. Non è solo questione di carburante, pneumatici, freni, ecc. ma nel lungo termine della manutenzione complessiva e di conseguenza di una maggior vita del veicolo: tutti fattori che influiscono sul costo di gestione complessivo di un'azienda.
I sistemi di sicurezza sono sempre più sofisticati, sempre più in grado di interagire gli uni con gli altri ed è qui che diventa rilevante il ruolo del driver cui spetta il compito di gestire questi sistemi al meglio, in modo che possano dialogare tra loro. Non è affatto vero che oggi i camion li possono guidare tutti, tanto fanno tutto da soli. Anzi: il fattore umano, oggi più che mai, è quel filtro, indispensabile, che riesce a massimizzare tutti i sistemi tecnologici di cui un veicolo dispone. Oggi come ieri la maggiore capacità di guida resta ancora il fattore su tutti più discriminante. Solo, rispetto al passato, si è evoluto con l'evolversi stesso dei mezzi.
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