Vita sedentaria e camionisti: l'eterno problema!
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Qualche tempo fa avevamo dato una rapida occhiata all'alimentazione del camionista. Oggi ci occuperemo dei rischi di una vita eccessivamente sedentaria, delle sue possibili conseguenze e di qualche semplicissimo consiglio per arginare alcuni problemi.
Certo, i camionisti non sono gli unici a starsene seduti tutto il giorno. Che dire di chi lavora in ufficio, in banca, in certi enti pubblici? Non è vita sedentaria quella?
Non è solo una questione fisica
Vero è comunque che un camionista, costretto a guidare per lunghe tratte senza mai fermarsi, deve anche fare i conti con una non indifferente quantità di stress. E la tensione nervosa sommata a posture scorrette non aiuta. Risultato? Tra le malattie professionali più diffuse tra i camionisti troviamo problemi alla schiena, dolori alle spalle, al collo, artriti e altro ancora. I dolori muscolari, tra l'altro, rischiano di minare la concentrazione del conducente con conseguenze, talvolta, che possiamo tutti immaginare.
Che fare allora? Non ci sono speranze?
E alla fine la seduta è la cosa più importante
È più che ovvio, scontato perfino! Ma restereste stupiti dal sapere quante persone ignorano le regole base. L'eccesso di vibrazioni incessanti, che accompagnano il conducente da quanto si mette in moto a quando si ferma, inevitabilmente crea (oltre a piccoli scompensi ai nostri organi interni, in particolare i reni) microtraumi alla schiena e alla spina dorsale. Personalizzare la propria postazione di guida permette di assorbire meglio eventuali urti e vibrazioni: in commercio esistono diverse possibilità.
Per garantire al meglio la postura corretta della schiena il sedile deve essere rigido e dotato di un buon molleggio sia esso di natura meccanica o pneumatica, con o senza compressore incorporato per la quick release. Essenziale poi che il poggiatesta sia regolabile in altezza ed inclinabile e che sia possibile senza difficoltà regolare l'azione lombare meccanica. A questi requisiti indispensabili, se ne possono aggiungere altri: ognuno di noi ha esigenze diverse. E il mondo del custom è certamente ben fornito.
Le regole d'oro. Tutti le conoscono, ma...
Provate (senza barare!) a verificare quante regole seguite ormai in automatico e quante, invece, avevate scordato o sottovalutato:
- il sedile andrebbe sempre posizionato all'altezza più alta possibile
- schiena e glutei devono formare un angolo a 90° (posizione eretta), mentre le spalle devono restare addossate al sedile con le braccia rilassate, non troppo rigide
- per mantenere il più possibile una distanza corretta dai pedali e poterli raggiungere con estrema facilità le gambe dovrebbero formare, grado più grado meno, un angolo di circa 120°
- per quanto ognuno sviluppi le sue abitudini al volante, l'uso corretto delle mani dovrebbe essere quello che vi hanno insegnato a scuola guida: 10 e 10 o 11 e 05 (se ci tormentano tutti con questa storia una ragione ci sarà, no?)
- il bacino dovrebbe sempre essere appoggiato allo schienale
- la parte superiore dell’appoggiatesta e della testa andrebbe accomodata sempre alla stessa altezza.
Come è andata? Siete stati bravi? Con certe cose è meglio non scherzare: col tempo ognuno di noi sviluppa un suo stile di guida, e tendiamo a fare un po' come ci va; ma le buone vecchie regole hanno sempre qualcosa da insegnarci. Non sottovalutiamole!